mercoledì 14 febbraio 2007

La morte non insegna nulla...

Le morti dell'ispettore capo della Polizia, Filippo Raciti, e del dirigente di terza categoria calabrese, Ermanno Licursi, non sono valse a nulla. La loro scomparsa non ha infatti insegnato nulla a quelle cellule di teppisti che ancora nidificano all'interno del mondo del calcio e delle curve. Vergognosi, tra gli altri, i fischi partiti dalla curva Sud della Roma durante il minuto di raccoglimento prima di Roma-Parma e gli scontri nella gara della Coppa Carvenale (Torneo giovanile di Viareggio) durante e dopo il match tra il Genoa ed una rappresentativa sudamericana. Continuo a ribadire che secondo me il problema non è limitato al mondo del calcio, che è solamente una valvola di sfogo, ma è un malessere radicato nella società, riguardante la sfera sociale e politica della popolazione. Una piaga cui va quanto prima posto rimedio, con l'effettiva volontà di tutti le parti in causa.

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