Una libertà violata da un thè avvelenato.
Potrebbe essere stato un veleno mischiato alla bevanda inglese per eccellenza ad uccidere l'ex spia russa Alexander Litvinenko. L'uomo, deceduto nel reparto di terapia intensiva dove si trovava ricoverato da mercoledì notte, a seguito di un attacco cardiaco, aveva perso tutti i capelli e soffriva di una progressiva debilitazione degli organi vitali.
Litvinenko, 43 anni, critico verso il presidente russo Vladimir Putin, sembrerebbe essersi ammalato dopo aver incontrato due russi in un hotel. Litvinenko stava infatti indagando sull'omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaya, anch'essa voce critica verso Putin, uccisa nella sua abitazione a Mosca il 7 Ottobre.
Le libertà di espressione del proprio pensiero e di stampa sono effettivamente garantite al giorno d'oggi o compaiono solamente su carta non trovando poi applicazione pratica?
venerdì 24 novembre 2006
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