giovedì 23 novembre 2006

Il lato nero di You Tube

E' ormai diventato un fenomeno dilagante, quello di girare video con il telefonino per poi metterli in rete su siti tipo Google o You Tube.
A prima vista, e (credo) nelle intenzioni dei creatori di questi due siti, la possibilità per chiunque di inserire dei video amatoriali in internet potrebbe rappresentare una grande svolta, l'ultima frontiera infranta nel campo della multimedialità, a patto però che se ne faccia un uso "legale".
Come in tutte le cose, però, purtroppo, anche in questo caso c'è il rovescio della medaglia. Un risvolto negativo, naturalmente.
Negli ultimi giorni, infatti, hanno fatto capolino su tg e siti internet di informazione, notizie di filmati amatoriali violenti e/o illegali, scaricabili su You Tube. E' il caso del pestaggio ai danni un ragazzo portatore di handicap a Torino o del motociclista che ha ripreso il cruscotto della propria moto mentre sfrecciava ad oltre 250 Km/h sull'A7, tra sorpassi e impennate in mezzo agli automobilisti in transito.
L'estendersi del fenomeno sembrerebbe essere motivato da una irrefrenabile voglia di apparire su internet, a costo anche di infrangere la legge. E la cosa ancor più grave è che questi filmati riscuotono il favore dei frequentatori di internet.
Occorrono, ritengo, provvedimenti per impedire che questa "moda" raggiunga un punto di non ritorno e per riportare l'utilizzo di You Tube entro i binari di un uso razionale, per sfruttarne in pieno le potenzialità.

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